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LE DIPENDENZE

Mani ammanettate su una tastiera.

Cosa sono le dipendenze?

La dipendenza è una modalità disfunzionale di relazione con una sostanza, un comportamento o persino una persona.

Sebbene la dipendenza inizi con un comportamento volontario della persona, quando il meccanismo della dipendenza è innescato la persona continua nell'agire il comportamento a prescindere  dalla consapevolezza che tale comportamento sia dannoso per la propria salute fisica o psicologica.

Il meccanismo di dipendenza è caratterizzato da aspetti che mantengono il comportamento e lo rendono problematico:

  • La persona è coinvolta in pensieri continui riguardo l’oggetto della dipendenza sia rispetto a ricordi di esperienze passate, sia rispetto alla pianificazione per il reperimento e la messa in atto del comportamento di dipendenza, che attivano la persona aumentando il desiderio e la tensione interna;

  • Quando la messa in atto del comportamento problematico viene ostacolato la persona prova agitazione, ansia, irritabilità ed è presente la sensazione di non essere capaci di resistere all'impulso di raggiungere l’oggetto della dipendenza;

  • La messa in atto del comportamento viene vissuto come incontrollabile e indipendente dalla volontà della persona;

  • I comportamenti di dipendenza sembrano essere utilizzati per prevenire, regolare o evitare stati interni negativi;

  • La persona è costantemente impegnata e ruota attorno alla dipendenza tanto da compromettere il funzionamento sociale e lavorativo.

La dipendenza da sostanze

Il 33% della popolazione fra i 15 e i 64 anni (44% se ci si riferisce alla popolazione di giovani fra i 15 e i 34 anni) nel corso della propria vita ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale. La cannabis è, tra le sostanze, quella più utilizzata in assoluto e sembra che oggi sia maggiormente diffusa rispetto ai dati del 2014.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità "sono da considerare sostanze stupefacenti tutte quelle sostanze di origine vegetale o sintetica che agendo sul sistema nervoso centrale provocano stati di dipendenza fisica e/o psichica”

Marijuana, alcol, tabacco, cocaina, eroina, anfetamine, ecstasy, ketamina, come anche i farmaci cosiddetti painkillers e le nuove smart drugs, per citarne alcune,  sono ritenute sostanze stupefacenti, o psicotrope, che sono sostenute dal desiderio di assumere la sostanza stessa (craving) e che possono condurre al bisogno di aumentare sempre più la quantità della dose per ottenere l’effetto desiderato (tolleranza); inoltre alcune di queste sostanze provocano, in misura diversa, una reazione fisiologica caratterizzata da tremori, nausea, sudorazione, agitazione psicomotoria, allucinazioni, iperattività del sistema nervoso autonomo, ansia quando la persona smette di farne uso (astinenza).Dal punto di vista fisico l’abuso di sostanze può determinare danni per la salute tra cui danni al sistema nervoso centrale, problemi di memoria, infertilità, impotenza, cui si aggiunge il rischio di incidenti stradali alcol-droga correlati. Secondo il report annuale del Dipartimento delle Politiche Antidroga “le patologie infettive correlate maggiormente presenti sono l’infezione da HIV, le infezioni da virus epatitici, le malattie sessualmente trasmesse e la TBC”. Dal punto di vista sociale e familiare l’abuso di sostanze può causare danni alle relazioni e può portare a problemi di natura economica che possono esitare in comportamenti criminali per poter procurarsi il denaro e la sostanza stessa.


Le dipendenze comportamentali

Le Dipendenze Comportamentali sono una forma di dipendenza che non coinvolge l’uso di una sostanza ma che riguarda la messa in atto di una azione.

A livello neurologico e psicologico queste “nuove” dipendenze non sono diverse da quella da sostanze. Sono comportamenti che tutti mettono in atto nella vita quotidiana ma che diventano problematici in quanto assumono le caratteristiche di ripetitività,  gratificazione, craving, tolleranza e astinenza, mancanza di controllo coinvolti ugualmente nella dipendenza da sostanze.

I comportamenti che sono stati riconosciuti, dai clinici e dai ricercatori, come  in grado di esitare in comportamenti di abuso e dipendenza sono: il gambling o gioco d’azzardo problematico, lo shopping compulsivo, il gaming (attività di giochi di ruolo al computer), la dipendenza da Internet, la dipendenza da esercizio fisico, dal cibo, dal mangiare in modo ipercorretto (ortoressia), la dipendenza dal sesso, la dipendenza dal lavoro.

Le persone che soffrono di una dipendenza comportamentale sono continuamente immerse nella preoccupazione rispetto al comportamento, non riescono a smettere di mettere in atto quell'azione, spesso si assiste ad un ritiro sociale dovuto all’assorbimento nell'azione compulsiva, le persone mentono rispetto al problema e mettono a rischio sia le relazioni che le opportunità di lavoro. Sperimentano ansia, agitazione, irritabilità o tristezza se non mettono in atto il comportamento. Come per la dipendenza da sostanze, il comportamento viene messo in atto per sopperire a situazioni di disagio emotivo e l’azione compulsiva deve essere messa in atto con sempre maggiore frequenza. Fonti bibliografiche

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