Definizione
L'anoressia nervosa (ICD-11) è un disturbo della nutrizione caratterizzato dalla preoccupazione eccessiva per il peso corporeo e dalla restrizione alimentare persistente che porta a una significativa perdita di peso nonché al rischio di complicanze fisiche e psicologiche.
Le persone affette da anoressia nervosa hanno una percezione distorta del proprio corpo: si vedono sovrappeso e obesi anche quando sono sotto peso, arrivando ad applicare una restrizione alimentare eccessiva e a mostrare un'ossessione per il controllo del cibo coadiuvata dal terrore di ingrassare. Altri comportamenti compensatori comuni includono l'esercizio fisico eccessivo e il ricorso a lassativi, diuretici e altri farmaci per perdere peso.
L'anoressia nervosa può portare a gravi complicanze fisiche quali malnutrizione, disfunzioni endocrine, problemi cardiaci, danni al fegato, ai reni e ai denti, osteoporosi e persino la morte.
Sintomi
Tra i sintomi più comuni dell'anoressia nervosa annoveriamo:
una significativa perdita di peso accompagnata da restrizioni alimentari eccessive;
il terrore di prendere peso o diventare grassi, anche quando il proprio peso corporeo è al di sotto della norma;
una distorsione dell'immagine corporea, ossia la percezione distorta del proprio aspetto fisico che porta alla convinzione di essere sovrappeso nonostante il peso corporeo sia inferiore alla norma;
amenorrea, ovvero l'interruzione del ciclo mestruale nelle donne in età fertile;
la preoccupazione di mangiare in pubblico;
scarsa espressività emotiva;
comportamenti ritualistici legati all'alimentazione come pesare il cibo, contare le calorie o preparare i pasti per gli altri senza mangiare;
aumento dell'attività fisica che può includere il compulsivo esercizio fisico, anche in condizioni di stanchezza, malattia o lesione;
sentimenti di inadeguatezza.
Questi sintomi possono variare per intensità e gravità a seconda della fase della malattia e della persona coinvolta.
Cause
Le cause dell'anoressia nervosa sono complesse e multifattoriali; includono sia fattori biologici sia fattori psicologici e socio-culturali:
Fattori biologici: secondo alcuni studi, l'anoressia nervosa ha una base biologica, ad esempio: alterazioni nei livelli di alcuni neurotrasmettitori (come la serotonina), anomalie nella regolazione dell'appetito e del peso corporeo e una predisposizione genetica (Kaye et al., 2009; Bulik et al., 2010).
Fattori psicologici: l'anoressia nervosa viene spesso associata a disturbi psicologici quali l'ansia, la depressione, la bassa autostima, l'insicurezza e l'ipercontrollo. Alcuni individui che soffrono di anoressia nervosa tendono a mostrare una personalità perfezionista, rigida e ossessiva che predispone allo sviluppo del disturbo (Fairburn et al., 2003; Treasure et al., 2015).
Fattori socio-culturali: l'anoressia nervosa è strettamente legata ai modelli di bellezza e perfezione tipici di una società occidentale che promuove la magrezza come canone estetico ideale. Alcuni individui potrebbero sviluppare l'anoressia nervosa per esercitare un controllo su di sé in un contesto di vita stressante, o per rispondere alle pressioni esterne (Clemente-Suárez et al., 2023). L'idealizzazione della magrezza nei media potrebbe inoltre contribuire alla diffusione dell'anoressia nervosa (Mills et al., 2017).
Diffusione
La prevalenza dell'anoressia nervosa è globalmente varia, ma le stime recenti mostrano una prevalenza a vita dello 0,6% negli adulti, con una prevalenza tre volte superiore nelle femmine (0,9%) rispetto ai maschi (0,3%) (National Institute of Mental Health, 2023). Un'altra analisi ha identificato che la prevalenza può variare a seconda del metodo di misurazione utilizzato, come l'intervista clinica rispetto all'auto-segnalazione (O'Brien et al., 2017).
Rilevare tutti i casi di anoressia nervosa non è tuttavia agevole: sono moltissime le persone che non cercano aiuto o non ricevono adeguata diagnosi. I tassi di prevalenza dell'anoressia nervosa nei paesi occidentali variano dallo 0,1% al 5,7% nei soggetti di sesso femminile (Makino et al.,2004).
Negli Stati Uniti, uno studio ha sottolineato che il gruppo più vulnerabile all'anoressia nervosa comprende ragazze e giovani donne di età compresa tra 15 e 24 anni (Lucas et al., 1999).
Diagnosi
La diagnosi di anoressia nervosa si basa principalmente sui sintomi descritti dal paziente, sulla valutazione della sua storia clinica e sull'esclusione di altre possibili cause dei sintomi. Tale diagnosi può essere inoltre confermata dalla valutazione delle condizioni fisiche del paziente quali perdita di peso, eventuale presenza di complicanze mediche e altri marker diagnostici.
L'anoressia nervosa può manifestarsi con restrizioni, con abbuffate, condotte di eliminazione, in remissione parziale, in remissione completa, lieve, moderata, grave, estrema (APA, 2022).
Trattamento
Il trattamento dell'anoressia nervosa dipende dalla gravità dei sintomi e dalle esigenze individuali del paziente. Alcuni trattamenti supportati da studi scientifici includono:
Terapia cognitivo-comportamentale dei disturbi dell'alimentazione (CBT-E): tale trattamento ha mostrato successi in ambito privato e ospedaliero (Muratore et al., 2021).
Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): questo tipo di terapia può essere utilizzato per aiutare i pazienti a identificare e modificare pensieri e comportamenti associati all'anoressia nervosa e all'astinenza (Carter et al., 2009). Secondo alcuni studi, la CBT rappresenta una forma di trattamento efficace ma non tale da essere la forma gold standard di trattamento (Galsworthy-Francis et al., 2014).
Terapia sulla famiglia: il coinvolgimento della famiglia nel trattamento dell'anoressia nervosa può essere utile per migliorare l'outcome del trattamento (Lock et al., 2001). Nello specifico, la terapia familiare basata sull'approccio Maudsley è efficace nel trattamento dell'anoressia nervosa adolescenziale.
Terapia farmacologica: non vi è una cura farmacologica specifica per l'anoressia nervosa, ma i farmaci possono essere utilizzati per trattare i sintomi associati quali depressione, ansia e insonnia (Gorla & Mathews, 2005).
Terapia nutrizionale: la terapia nutrizionale è essenziale per il trattamento dell'anoressia nervosa e può essere utilizzata per ripristinare un'alimentazione sana e adeguata (American Dietetic Association, 2006). Questo tipo di terapia può essere effettuata in ambiente ospedaliero o ambulatoriale, spesso in combinazione con la terapia cognitivo-comportamentale.
Il trattamento dell'anoressia nervosa richiede un approccio personalizzato che tenga conto delle singole esigenze e preferenze del paziente. La combinazione di terapia cognitivo-comportamentale per i disturbi alimentari, terapia sulla famiglia e terapia nutrizionale può essere utile per affrontare la complessità della malattia e migliorare l'esito del trattamento. Educare i pazienti sulle strategie di coping, sulla gestione dello stress e sulla prevenzione delle ricadute inoltre, risulta fondamentale al fine di promuovere una qualità di vita migliore e a lungo termine. La terapia a lungo termine, quando necessario, può includere il supporto psicologico, la terapia nutrizionale e farmacologica (Hay et al., 2014).
Sintesi
L'anoressia nervosa è un disturbo della nutrizione e dell'alimentazione caratterizzato da una preoccupazione eccessiva per il peso corporeo e dalla restrizione alimentare persistente. I sintomi includono: perdita di peso significativa, paura di guadagnare peso, distorsione dell'immagine corporea. Le cause dell'anoressia nervosa sono complesse e multifattoriali e includono fattori biologici, psicologici e socio-culturali. L'anoressia nervosa è diffusa in tutto il mondo ma la sua prevalenza varia da paese a paese. La diagnosi si basa principalmente sui sintomi e sulla valutazione delle condizioni fisiche del paziente. Il trattamento dell'anoressia nervosa dipende dalla gravità dei sintomi e dalle esigenze individuali del paziente e può includere la terapia cognitivo-comportamentale per i disturbi dell'alimentazione, la terapia sulla famiglia, la terapia farmacologica, la terapia nutrizionale.
Libri:
"Il coraggio di avere fame. L’anoressia di una psicologa im-perfetta" di Rosa Iatomasi: un manuale di autoaiuto che si prefigge di offrire supporto a chi soffre di anoressia nervosa. L'autrice è una psicologa che descrive con delicatezza i primi segnali della malattia e il relativo percorso di cura, mettendo in luce il dolore e i tormenti legati a questo disturbo alimentare.
"Volevo essere una farfalla. Come l'anoressia mi ha insegnato a vivere" di Michela Marzano: un viaggio nell'io interiore dell'autrice, che ha vissuto in prima persona l'anoressia nervosa. Michela Marzano, docente universitaria a Parigi, racconta la sua lotta contro l'anoressia sull'onda di una perpetua ricerca di perfezione e controllo che l'ha indotta a fare violenza sul suo corpo.
Film
"Love of Nancy" di Paul Schneider: questo film TV ripercorre la vita di Nancy, interpretata da Tracey Gold, realmente affetta da anoressia. Il film mostra come il disturbo alimentare prenda il controllo sulla vita della protagonista durante il college, compromettendo gravemente la sua salute e le sue relazioni. La lotta di Nancy e la reazione della sua famiglia al suo disturbo sono al centro della trama, esplorando la difficoltà di comprendere e trattare l'anoressia nervosa.
"To the Bone" di Marti Noxon: è la storia di Ellen, una giovane donna che lotta contro l'anoressia nervosa, e del suo percorso di recupero in una casa di cura non convenzionale dove è costretta ad affrontare sia le sue sfide personali sia i complicati rapporti familiari, cercando di trovare un nuovo approccio alla guarigione.
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Fonti bibliografiche
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